Sono un malato di SLA (sclerosi laterale amiotrofica o malattia dei motoneuroni), mi chiamo Sante Bernardi, ho sessantasei anni e vivo a Roma. (continua sul blog di Sante Bernardi)
Sante Bernardi
November 23rd, 2007Il libro, la rete e la memoria
November 22nd, 2007Chi si ricorda di Alice Brooking? Io, per dirne uno, l’avevo completamente rimossa dalla memoria.
Poi è successo che qualche giorno fa, a cena, il discorso sia caduto non ricordo come sul Concorde, l’ormai mitico aereo supersonico degli anni settanta. Le domande abituali dei miei figli spaziano da quanto è grande l’universo? a di cosa sono fatti gli atomi?, con tutto quello che sta in mezzo, aerei inclusi, e naturalmente non si sono lasciati sfuggire l’occasione di chiedere papà, che cos’è il Concorde?
Nel riferire loro il poco che sapevo sul mostro volante col naso a punta, mi sono ricordato che un disastro aereo ne causò il declino, fino alla definitiva scomparsa, e al contempo mi sono reso conto che di quel disastro ricordavo appena che fosse accaduto, mentre avevo dimenticato tutto il resto: il luogo, l’anno, il numero di vittime, figurarsi Alice Brooking.
Quel che si fa in questi casi è noto a tutti: google, wikipedia e via andare. Dopo le opportune ricerche il quadro dell’incidente si è riempito di dettagli precisissimi.
Read the rest of this entry »
Presentazione dei carteggi di Antonio Pizzuto
November 21st, 2007Fondazione Antonio Pizzuto, Siae, Sindacato Nazionale Scrittori, invitano alla presentazione dei
con
Alberto Mondadori, Giovanni Nencioni, Gianfranco e Margaret Contini, Lucio Piccolo, Salvatore Spinelli, Carlo Betocchi, Vanni Scheiwiller.
Interverranno:
Maria Pizzuto, presidente della Fondazione Antonio Pizzuto
Gualberto Alvino, filologo e critico letterario
Antonio Pane, critico letterario
Felice Paniconi, poeta e studioso di Pizzuto
Coordinatore: Gian Maria Molli, giornalista Rai
Lettori: Donatella Ferrara e Gabriele Villa
Giovedì 22 novembre ore 17,00
sala Burcardo, via del Sudario 44, Roma
Auguri zop!
November 20th, 2007Novembre, tempo di compleanni.
E il quinquennale del mitico zop esige che s’infranga la ferrea regola del massimo un post al giorno, ma anche meno. Calvinista, oulipiano, patafisico, surrealista, cubista, futurista, dadaista, Antonio Zoppetti ha rappresentato in questi cinque anni l’avanguardia della blogosfera italiana, con indeflettibile piglio da precursore. Ultima impresa in ordine di tempo fu quella di scrivere un libro intitolato Gentile editore, io non demordo!, e di realizzarne appieno il principio ispiratore, tanto a demordere fu infine l’editore che lo pubblicò.
E fra due giorni appena, lo dico agli eventuali distratti di passaggio, compirà due anni il manifesto del dadismo, altra celebre impresa cibernetica del nostro alla quale partecipai con autentica goduria.
Cento di questi lustri, zop!
[dtfn] XXV – Scrittura creativa
November 20th, 2007(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)
Mai cominciare una frase con un avverbio. E tanto meno con una congiunzione.
A questo si dedicano prevalentemente i manuali di scrittura creativa. Sono individui sedentari ed eleggono le isole maggiori a loro stabile dimora. Raramente salpano le ancore e solo per piccoli spostamenti, il più delle volte per incontrare i manuali di isole vicine, o per partecipare a una conferenza sui recenti sviluppi nell’uso dell’articolo indeterminativo nei romanzi epistolari. Diffidano dei racconti, troppo vaghi e itineranti per i loro gusti ma, pur non amando la loro compagnia, spesso li osservano di nascosto.
Giusto ieri stavo discutendo del mio capitolo precedente con un racconto poliziesco, quando ne ho beccato uno rimpiattato presso un moletto, tutto intento a prendere appunti. Si occupano infatti di segnaletica per racconti, disseminando ovunque esortazioni più o meno esplicite, avvisi amichevoli, ordini indiscutibili: non esagerare con gli aggettivi; evita le ripetizioni; non esprimere un concetto semplice con parole complicate; attento alle cacofonie; parla di ciò che conosci; cerca sempre di farti capire.
Read the rest of this entry »
auguri
November 16th, 2007Tempo di segnalazioni
November 14th, 2007La lentezza è un’arte che si apprende lentamente, e ci mancherebbe altro, ma al termine del percorso il lento consapevole avrà per certo le sue brave soddisfazioni.
Come quella di segnalare con due giorni di ritardo la nascita di un blog dedicato al tempo. Si tratta di A-Tempo, spazio dedicato alle misure alternative del tempo partorito dall’inarrestabile lena creativa di Herzog. Gli aspiranti dis-misuratori di tempo troveranno le istruzioni per l’uso qui.
Molto più antica è la nascita di Ibrid@menti, un blog co-prodotto dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, da Splinder e soprattutto da schiere di blogger che quotidianamente ragionano e discutono con rara compostezza di rete e dintorni, temi che dalle siderali e asettiche altezze del virtuale stanno diventando di giorno in giorno più concreti, fisici e terragni.
Il tempo vola, si sa, tanto che domani in tutto il numero civico al quale corrisponde solo il mio campanello verrà celebrato il mio quarantacinquesimo compleanno. Ma il giorno appresso sarà l’intero pianeta a ricordare, grato e commosso, il primo anniversario della vita pubblica di vibrisselibri. Per festeggiare il compleanno l’ormai celebre casa editrice anfibia regalerà alle patrie lettere un nuovo libro scaricabile gratuitamente dal catalogo, libro che da quel momento inizierà il suo viaggio alla ricerca della carta. Ci vorrà del tempo, certo, ma non c’è fretta.
Denkend aan Holland
November 8th, 2007Le due torri della Centraal Station ospitano ciascuna un quadrante munito di lancette. Entrambi i quadranti a prima vista sembrano orologi e infatti quello a destra di chi guarda lo è, ma l’altro no. L’altro ha una lancetta sola e sul quadrante non sono segnate le ore, ma i punti cardinali. La lancetta punta la O quando il vento soffia da Oost, ovvero da Est. Se invece indica la Z, il vento è da Zuid, che sarebbe il Sud, e così via. La differenza fra i due quadranti è segnalata da qualsiasi guida turistica di Amsterdam, ma caso vuole che le guide turistiche io le legga quasi sempre al ritorno da un viaggio, più raramente durante il soggiorno, mai prima di partire. Così, quando ho posato gli occhi per la prima volta sulla torre di sinistra, mi sono chiesto per lunghi secondi come fanno gli Amsterdammer a divinare l’ora da quell’esoterico marchingegno.
Read the rest of this entry »
La differenza fra un lacchè e un uomo libero
November 7th, 2007Enzo Biagi è morto, evviva Enzo Biagi.
Colui che l’aveva epurato dalla Rai oggi ha commentato la morte del grande giornalista emiliano con queste parole virgolettate dal giornale di famiglia:
Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima.
Ma a far rimpiangere davvero Enzo Biagi è il giullaresco servilismo di Mauro Mazza, direttore del Tg2, che nell’edizione delle 20:30 di ieri è riuscito a:
1. Relegare la notizia della morte di Biagi in coda ai titoli e in posizione defilata nella trasmissione.
2. Non citare manco di rimbalzo l’editto bulgaro con cui Berlusconi chiuse a Biagi le porte di mamma Rai.
3. Mandare in onda una Letizia Moratti che non si vergogna a definire Biagi “un vero milanese”.
Accostando costui a Enzo Biagi si capisce al volo la differenza fra un lacchè e un uomo libero.
Aggiornamento dell’8 novembre: Oggi, al funerale di Enzo Biagi, sull’editto bulgaro e sulla pretesa di Berlusconi che non ci sia mai stato la figlia Bice ha detto: “Certo che c’è stato. C’è qualcuno che, a volte, ha delle botte di amnesia. Lui non ha mai perso la memoria, né lui né noi”. Chissà se il fido Mazza inserirà queste dichiarazioni nel Tg2 di stasera…
Aggiornamento dell’aggiornamento:…Ovvio che no :-)
Bart colpisce ancora
November 6th, 2007Ha aperto i battenti da pochi mesi, ma sta già lavorando a pieno ritmo, la rivista di arte e letteratura Parliamone, ideata e diretta dal lucchesissimo e prolifico scrittore Bartolomeo Di Monaco.
I lettori troveranno contributi di autori affermati come Davide Bregola, Gaetano Cappelli, Elisabetta Liguori, Marino Magliani, Stefania Nardini, Vincenzo Pardini. Accanto alle firme acclarate mi ha fatto molto piacere ritrovare vecchi adepti di it.cultura.libri, come Alfio Squillaci e Loreta Cerasi Mandrelli, e corre voce che anche il bravo Kalle andrà presto a rinforzare la schiera degli ex-iciellini. State tonnati!
Il tempo stringe
October 31st, 2007Già, proprio come i vestiti di qualche anno fa.
Non che sia necessariamente un dramma, anzi: avere poco tempo libero significa averne molto occupato. Se è occupato bene o male, poi, è cosa da stabilirsi, ma tant’è.
Il rapporto fra tempo libero e tempo occupato è un problema dibattuto sin da epoche remote. Gli antiqui, che come tutti sanno erano infinitamente più saggi di noi, dividevano il tempo in otium e negotium, e le parole stesse mostrano chiaramente che l’ozio, dovendo proprio scegliere, era da loro prediletto.
Poi arrivò un tale, probabilmente uno psicopatico grave, a dire che il lavoro nobilita l’uomo. Da allora sono tempi durissimi per tutti quelli, quorum ego, che nel profondo dell’animo loro restano irredimibilmente fancazzisti pur adeguandosi ai paradigmi moderni (più spesso per necessità che per senso di responsabilità, beninteso).
Questo per dire che se il lettore di passaggio prova una giusta ira nel notare l’attuale deblogghizzazione di questo blog, la sua fissità così contraria alla natura del mezzo, distragga i suoi strali dall’innocente tenutario e li diriga piuttosto contro quel tale.
Per il resto tutto bene, grazie.
[dtfn] XXIV – Novella terza, La morte dell’Autore [7]
October 26th, 2007(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)
VII
Sono passati molti anni da quel pomeriggio che ha mostrato soltanto a me il suo volto eroico ed epocale. In seguito ho cercato caparbiamente di rimuovere dalla memoria la data di quel giorno, nel timore che potesse coincidere con un evento memorabile per molti, come l’assassinio di un cantante famoso o una festa patronale. Alla fine ci sono riuscito, e oggi ricordo soltanto che era una bella giornata di sole. Le mie previsioni sulla fortuna dell’Autore in seguito al mio piccolo intervento sul capitolo undicesimo dell’Opera 39 si sono poi rivelate esatte, e ancora oggi fioriscono gli studi attorno a colui che la critica aveva bollato come un insulso scrittore seriale.
Sono particolarmente orgoglioso di essere considerato ancora oggi lo scopritore di questo talento così accuratamente nascosto in migliaia di pagine rigorosamente sciatte: L’Opera 39 fu pubblicata un mese dopo la scomparsa dell’Autore, e io corsi subito dal mio relatore annunciandogli entusiasta che avevo scoperto un’incredibile discrepanza fra lo schema del romanzo, che avevo fotografato durante la mia visita, e la stesura dell’undicesimo capitolo. Questo particolare poteva essere l’indizio di qualcosa di interessante, spiegai, forse l’apertura di una nuova fase creativa tragicamente stroncata dal destino, o forse un invito a rileggere l’opera dell’Autore da un nuovo punto di vista. Il relatore mise in campo tutto il suo buon senso per convincermi a lasciar perdere. L’Autore è morto, mi diceva, lascialo riposare in pace, ma il mio entusiasmo alla fine vinse la sua prudenza e decretò la fine prematura delle Tecniche e prospettive del romanzo contemporaneo nell’era posteriore al postmoderno.
Read the rest of this entry »
[dtfn] XXIV – Novella terza, La morte dell’Autore [6]
October 24th, 2007(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)
VI
Restava un ultimo dettaglio da sistemare, il più importante. Osservai con cura la disposizione dei volumi nella biblioteca per individuare i punti di provenienza di quelli allineati sul tavolo di consultazione. La vastità delle scaffalature mi stava dicendo con estrema chiarezza che quel lavoro avrebbe richiesto troppo tempo, quando un’intuizione salvifica ebbe la cortesia di suggerirmi la strada giusta: sul retro di copertina del primo libro trovai annotata a matita la sigla SO‑IV‑8‑27, che doveva corrispondere alla collocazione che andavo cercando. Anche gli altri libri avevano sigle simili e ipotizzai che la prima parte indicasse il punto cardinale, la seconda corrispondesse al piano della libreria partendo dal basso, la terza alla colonna partendo da sinistra, e la quarta alla posizione del libro nello scaffale univocamente determinato dalle prime tre.
Una rapida verifica sperimentale su due volumi scelti a caso confermò l’ipotesi, dato che alle coordinate definite dalle sigle c’erano vuoti perfettamente compatibili con il libro designato, preceduti e seguiti da volumi con sigle identiche nelle prime tre parti a quella mancante. Strappai un foglio dal piccolo bloc notes che portavo sempre in tasca e, usando il palmo aperto della sinistra come appoggio, vi ricopiai i titoli e le sigle, poi lo ripiegai e lo nascosi all’interno della cintura con lo stesso sistema usato per la scheda di memoria della macchina fotografica. Sfilai i segnalibri da tutti i volumi e li posai in un vassoio che ne conteneva molti altri, poi ricollocai ogni libro al suo posto, seguendo l’infallibile segnaletica delle sigle.
Read the rest of this entry »
[dtfn] XXIV – Novella terza, La morte dell’Autore [5]
October 22nd, 2007(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)
V
Dopo aver reso questo tributo di incalcolabile valore alla memoria di colui che dopotutto aveva accettato di ricevere uno sconosciuto laureando privo di raccomandazioni per aiutarlo a concludere dignitosamente il suo corso di studi, tolsi la macchina digitale dal mio zainetto e fotografai lo schema del romanzo, poi tornai in biblioteca per dedicarmi alla trascrizione dell’ultima fatica dell’Autore, il suo testamento letterario affatto involontario e casuale, la sua mai pianificata Opera 40, che decisi di destinare alla sempiterna gloria dei capolavori mai scritti.
Dal lucernario che si apriva sulla campata sudovest del tetto pioveva una luce pomeridiana, distribuita nella stanza in modo tutt’altro che democratico, con grande vantaggio della parete sulla sinistra di chi entrava provenendo dallo studio, tanto che la massa cunimorfa che giaceva sul lato opposto passava in secondo piano rispetto a una porzione rilevante della libreria e al tavolo di consultazione, sul quale brillavano in piena luce alcuni libri ben allineati ed equidistanziati, i bordi inferiori collimati al lato lungo del tavolo. La dominante lignea dell’arredamento e l’immobilità dell’insieme, fatta eccezione per la luce che impercettibilmente digradava, conferivano alla scena l’aspetto di un dipinto antico, turbato appena dall’abbigliamento tardo novecentesco dell’illustre trapassato.
Read the rest of this entry »
bombasicilia ±
October 17th, 2007A sei anni dalla fondazione, che risale al 19 ottobre 2001, Bombasicilia cambia faccia e passo, diventando il primo tumblelog letterario italiano, ovvero un po’ più di un sito statico e un po’ meno di un blog. bombasicilia ± ospiterà segnalazioni brevi che accompagnano foto e filmati, piccole cronache contro un inarrestabile svanire.
La rivista online trimestrale Bombasicilia s’è chiusa col numero nove nell’aprile del 2007. Nel maggio dello stesso anno è uscito un numero zero cartaceo per le edizioni Navarra di Marsala (TP). Tutti gli arretrati sono disponibili in versione pdf, direttamente qui. Sul sito sono annunciati nuovi progetti, quindi vale il vecchio adagio radiofonico: stay tuned!