Posts Tagged ‘Luciano Anceschi’

Il pekulio degli scrittori

Friday, November 5th, 2010

Giorgio Manganelli, Borborigmi di un'anima, Aragno 2010, a cura di Lietta ManganelliDel millenario problema di come sfamare i folli che decidono di campare scrivendo capolavori in poesia o in prosa si parla in questi giorni su Lipperatura.

La questione fu affrontata da Giorgio Manganelli cinquant’anni fa, quattro prima di pubblicare il suo primo libro. Luciano Anceschi gli aveva chiesto di curare una rassegna inglese su «il verri».

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Roma, 13 gennaio 1960

Carissimo Anceschi,
[…] Non ti nasconderò qual è il problema pratico di fondo: io ho a mia disposizione assai poco tempo, poiché debbo acconciarmi a lavori non illustri, ma retribuiti, lavori cui non mi è possibile rinunciare per attendere ad altri più secondo il cuore mio, ma più ascetici e parchi. In proposito, con candore emiliano, vorrei chiederti: quanto pensi che possa offrire il Verri per questa collaborazione? E il problema dell’acquisto dei libri? Certi libri di cui vale la pena parlare sono assai costosi. Il problema è tutto qui: leggi bronzee dei salari, congiunture pratiche, sobrietà di ministeri collaborano a fare di me un bracciante delle lettere; né per ora vedo diverse prospettive. [Giorgio Manganelli, I borborigmi di un’anima, Aragno 2010, pag. 33]

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(Il termine pekulio è usato da Manganelli in altra e più tarda lettera ad Anceschi. Il libro sopra linkato, a cura e con postfazione di Lietta Manganelli, è ovviamente da comprare e leggere, assieme al volume di lettere familiari Circolazione a più cuori. Non tra un po’: subito!)

L’ombra lunga della lettura lenta

Wednesday, November 23rd, 2005

Storia della lettura lentaUno non può avere un’idea che sia una, che subito arriva un altro a copiargliela. È successo recentemente a un signore che si chiama Lance Fletcher, che nel 1994 ha lanciato in rete una vera e propria Accademia della lettura lenta. Detto molto in breve, si tratta di diverse mailing list dedicate a filosofi o a singole opere filosofiche, con l’obbiettivo di creare attorno a questi argomenti tipicamente accademici una conversazione in rete che esca dai confini dell’accademia in senso stretto.

Undici anni dopo arriva un blogger qualsiasi e gli frega l’idea di lettura lenta per intitolare il suo stupido blog. Se non è un’ingiustizia questa…

Lance Fletcher ha affiancato al lancio delle mailing list un vero e proprio manifesto della lettura lenta che illustra lo spirito che dovrebbe animarle. Leggendo il manifesto e sbirciando le mailing list attive ho capito subito che il suo progetto è infinitamente più serio e utile del mio modesto bloggo per gli appunti, ma ho anche scoperto che il suo e il mio richiamo all’idea di lettura lenta condividono una comune radice bibliografica: Aurora di Nietzsche, e precisamente la sua prefazione. Dice infatti Lance Fletcher:

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