Wuz, come molti lettori retaioli sanno, è il nuovo nome del portale di informazione libraria che fino a poche settimane fa si chiamava librialice.it, ma non è di questo Wuz che si parla qui, bensì di una rivista nata all’inizio del 2002 e che si chiama, manco a dirlo, Wuz. È una rivista bimestrale specializzata in libri rari e antichi, espressamente indirizzata a bibliofili professionisti, come librai antiquari, editori di libri artistici, ricercatori, ma molto apprezzabile anche da parte di lettori non specialisti, tipo me.
Innanzitutto ha un sottotitolo bellissimo – storie di editori, autori e libri rari – che potrebbe essere l’incipit di un poema ariostesco d’argomento libresco; la veste grafica è molto ben curata; gli articoli hanno un taglio divulgativo, pur essendo scritti da specialisti; è ricca di splendide illustrazioni. Insomma, un gioiellino, peraltro venduto alla modica cifra di 8 euro.
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