Leggo che in una scuola di Cremona hanno deciso di rinominare il Natale. Cito:
Il maestro che ha preso la decisione non ha ripensamenti o dubbi: ci sono molti bambini di fede e nazionalità diverse, si rischiava di urtare la loro sensibilità. La nascita di Gesù si chiamerà «Festa delle luci».
Sono sbalordito dalla scorrettezza politica di questo maestro. E dire che bastava una piccola ricerca in google per capire quanto sia infelice la scelta di questo nome.
Se l’avesse fatta, avrebbe appreso che “Chanukkà o Hanukkah (in ebraico חנכה, ḥănukkāh) è una festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle Luci“, e che Festa delle luci è anche la traduzione di Diwali, un’importante festa induista. Si sarebbe subito reso conto, il maestro di Cremona, che il passaggio del Natale dal cristianesimo all’ebraismo o all’induismo non risolve il problema di non urtare la sensibilità di bambini scintoisti, animisti, musulmani, bahai, agnostici, politeisti e fedeli del Grande Cocomero.
E non basta. La ricerca rivela che a Lione la Festa delle luci è uno degli eventi più attesi dell’anno. Questo nome mette quindi a dura prova anche la sensibilità di eventuali scolari lionesi, per tacere della sensibilità di quelli provenienti da città francesi che con Lione potrebbero avere vecchie ruggini o questioni di campanile.
Davvero non ci sono parole per definire la mancanza di tatto di quel maestro di Cremona.