In data 12 luglio 2005 l’utente Linnio lanciava il seguente quizzettone su it.cultura.libri:
quizzettone: a quale poeta appartiene uno dei più bei versi della letteratura italiana, ovverosia ‘la turbata armonia degli incanti’? ricchi premi e cotillons.
Decisi di partecipare al gioco e mi lanciai in una rocambolesca ricerca della quale inizialmente riportai soltanto il risultato finale. In data 14 luglio, infatti, scrivevo:
Ciò messo due giorni, scartabellando gugol digesti e pandette.
…
Mi son fatto un mazzo tanto!
…
Alla fine l’ho trovato…
…solo che l’ho trovato diverso.
L’incauto Linnio, completamente ignaro delle conseguenze della sua avventatezza, il giorno seguente pose la fatidica domanda:
cioè?
domanda che mi consentì di procedere alla meticolosa ricostruzione della ricerca di cui sopra. Tutto quello che segue, o incredulo lettore, corrisponde a verità e fu messo per iscritto qual monito alle future generazioni, acciocché vedano come può ridursi un essere umano apparentemente normale quando s’accosta al sacro fuoco letterario come un Icaro intrepido e imprudente.
Ecco dunque cosa risposi in quel medesimo 15 luglio 2005: