L’arresto di Assange non c’entra una mazza con la libertà di espressione. La libertà di espressione è la libertà di esprimere le proprie opinioni. Julian Assange non esprime opinioni, ma pubblica documenti riservati. Sono due cose molto diverse. Non bastasse, Assange non è stato arrestato per aver pubblicato documenti riservati, checché ne dica quel paracarro incerato di Frattini.
La vicenda di Wikileaks non c’entra una mazza con la democrazia. La democrazia è il governo fondato sulla sovranità del popolo, che sceglie i propri rappresentanti attraverso libere elezioni. Assange non rappresenta nessuno, non è stato eletto da nessuno, non detiene alcuno scampolo di sovranità popolare.
Purtroppo è necessario ribadire queste ovvietà nel momento in cui un personaggino come Putin — noto amico personale di Silvio Berlusconi — si permette di affermare che l’arresto di Assange è arbitrario e “non democratico”. Faccia il favore di tacere, ‘sto coglione ecatopedale. Putin! Tu pensa a cavare copechi dal mercato internazionale della vodka, del caviale e del gas, e lascia la democrazia ai democratici.