Posts Tagged ‘Romanzo’

Chiosa alle letture di Rousseau

Friday, June 23rd, 2006

Jean-Jacques Rousseau ritratto da Quentin Latour, tratto da www2.ac-lyon.frLo confesso, sto leggendo Le Confessioni di Rousseau. Mi capita spesso di dedicare alla lettura di qualche classico le pause vacanziere che il vivere concitato e velocista dei nostri tempi così di rado concede. È questo un modo per mettere in pratica quella mia onesta e proba tendenza alla lentezza, alla pigrizia, all’ozio e alla perdita di tempo che troppo spesso rimane allo stadio di mera intenzione. Sì, perché i classici differiscono dall’orrenda letteratura cosiddetta di consumo soprattutto dal punto di vista tachigrafico: prova un po’, o fugace lettore, a leggere Moby Dick a sessanta pagine all’ora: ti ritroverai in testa una tal melma di scene di caccia al capodoglio, brani di cetologia, sermoni e dialoghi marinareschi da uscirne completamente rintronato.

Ebbene, avevo appena intrapreso la placida lettura delle Confessioni roussoviane, quand’ecco che tra i margini della pagina prese forma un pensiero che pareva scritto apposta per me, il lettore:
(more…)

Il più grande romanzo di tutti i tempi

Friday, May 19th, 2006

Paul Delvaux, La nascita del giorno, 1937 Venezia Collezione Peggy Guggenheim, tratto da www.griseldaonline.itBasta! Ho deciso: scriverò un romanzo, un grande romanzo, il più grande romanzo di tutti i tempi! Niente e nessuno mi potrà fermare. Quando mi metto in testa una cosa, io.

La fabula, innanzitutto. Dovrà essere una storia vera, verissima, più vera del vero. Una storia che, mentre uno la legge, ogni due righe si sorprende a dire: è proprio vero! Per raggiungere questo primo obbiettivo s’impone una riflessione attenta e scrupolosa, mirata a selezionare temi, situazioni e argomenti che abbiano tutto il sapore della verità. Una storia vera dev’essere accaduta, altrimenti non sarebbe vera, ma solo verosimile, quindi dovrebbe essere abbastanza facile da trovare, per esempio frugando nelle pagine di cronaca dei quotidiani.

No, non va bene, perché le cronache giornalistiche non sono i nudi fatti, ma i loro resoconti scritti, e tu m’insegni che un resoconto scritto è un testo e che un testo è fatto di parole che, come tutti sanno, non sono fatti ma per l’appunto parole. No no, i giornali sono mezzi di comunicazione, quindi mediano. A me serve l’evento immediato, caldo di vita, non fresco di stampa. Ecco, la vita… la fonte diretta delle cose, la sorgente naturale e incorruttibile della verità. Lì devo attingere, se voglio che davvero il mio romanzo sia un grande romanzo, il più grande romanzo di tutti i tempi.
(more…)