Posts Tagged ‘memoria’

Ti racconto la storia

Saturday, October 22nd, 2011

Shoah, tratto da filosofiastoria.wordpress.com(preso pari pari da qui)

Sono online sul sito web dell’Archivio Centrale dello Stato di Roma, da fine settembre 2011, le testimonianze audiovisive di 433 superstiti italiani della Shoah.

L’archivio digitale è parte della più ampia racconta mondiale conservata dalla Shoah Foundation di Los Angeles, l’istituzione culturale creata da Steven Spielberg nel 1994 per la raccolta delle testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah. Si tratta della più grande raccolta esistente di interviste audiovisive (circa 52.000, raccolte in 70 paesi e in 37 lingue diverse). Sono stati intervistati testimoni della persecuzione fascista e nazista contro gli ebrei, gli omosessuali, i sinti e rom e le vittime di esperimenti eugenetici, a partire dal 1933 e fino al termine della seconda guerra mondiale. Fra loro, i sopravvissuti ai campi di concentramento e sterminio, le persone che si sono salvate dall’arresto con la fuga o nascondendosi, chi li ha aiutati e soccorsi, e poi ancora uomini e donne appartenenti a formazioni della resistenza, soldati che hanno liberato i campi e persone che, a diverso titolo, hanno partecipato a processi per crimini di guerra.

Le 433 interviste in lingua italiana, oltre che nell’A rchivio Centrale dello Stato di Roma, sono conservate presso l’archivio dell’Istituto del Dornsife College of Letters, Arts & Sciences della University of Southern California. Il software per la fruizione online è stato messo a disposizione dalla Shoah Foundation, che permette la visione in streaming attraverso la conversione di oltre duemila filmati in formato digitale mpeg1 e flv.

L’accesso al materiale audiovisivo viene effettuato dall’utente previa registrazione online al servizio; malgrado l’esistenza delle liberatorie rilasciate dagli intervistati, la particolare delicatezza delle testimonianze ha suggerito una procedura non automatica di accesso ai filmati. Le credenziali vengono rilasciate comunque in tempi molto rapidi.

La risposta (ricostruita) di Gianfranco Fini

Friday, August 6th, 2010

Tre giorni fa, in apposita missiva, chiedevo all’on. Gianfranco Fini: “lei, onorevole Fini, approva le dichiarazioni di Enzo Raisi? Anche lei, onorevole Fini, ritiene che la commemorazione della strage di Bologna del 2 agosto 1980 sia — cito — «solo un’opportunità per una minoranza di poco conto per potersi esprimere con fischi e trombette»”? Nella lettera specificavo anche che la domanda era rivolta a Fini nella sua qualità di leader del nuovo gruppo parlamentare Futuro e Libertà, di cui Enzo Raisi fa parte.

Oggi è arrivata la cortese responsiva, da parte della segreteria presidenziale, in cui mi si informa — suppongo a mo’ di risposta alla mia domanda — che in occasione della commemorazione il presidente ha inviato un messaggio alle autorità cittadine e all’associazione dei familiari delle vittime in cui ha espresso, a nome di tutta la Camera dei deputati, vicinanza ideale e solidarietà ai familiari delle vittime e a tutti i partecipanti alla commemorazione. Seguono i saluti di rito.

(nota a margine: non riporto il testo esatto della risposta, per via di un divieto perentorio riportato in calce all’email che ho ricevuto: “Qualsiasi utilizzo, diffusione o riproduzione senza autorizzazione è proibita”).

Non avendo ricevuto risposte dirette alle mie domande, sono costretto a ricostruirle per interpretazione.

Mi sembra innanzitutto ragionevole arguire che con quel rimando a un suo messaggio ufficiale di vicinanza e solidarietà ai commemoranti, l’on. Fini abbia inteso dire che secondo lui la commemorazione della strage di Bologna è una manifestazione importante e degna di rispetto, degna financo di un messaggio ufficiale da parte della terza carica dello stato. Mi sembra anche lecito ipotizzare che l’on. Fini — noto per la sua onestà intellettuale e la sua coerenza — difficilmente avrebbe inviato un messaggio di solidarietà e vicinanza ideale se in cuor suo avesse pensato che la commemorazione della strage è solo un’opportunità per una minoranza di poco conto per potersi esprimere con fischi e trombette.

Dopo quanto arguito e ipotizzato, posso ricostruire con buona approssimazione la risposta che l’on. Gianfranco Fini mi avrebbe dato, qualora non avesse preferito, chissà perché, ciurlare nel manico: gentile signor Tassinari, non approvo le dichiarazioni di Enzo Raisi e non ritengo che la commemorazione della strage sia solo un’opportunità per una minoranza di poco conto per potersi esprimere con fischi e trombette.

Che fatica, però! A conclusione della simpatica vicenda, mi chiedo se apparirà mai sulla faccia della terra un politico capace di rispondere alle domande in modo diretto e pertinente.

Due domande

Tuesday, August 3rd, 2010

Ieri sera ho inviato una lettera al presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, utilizzando l’apposito servizio “Scrivi al Presidente” disponibile qui. La lettera è questa:

Onorevole Presidente Gianfranco Fini,
Oggi, trentesimo anniversario della strage alla stazione di Bologna, ho letto in un articolo online del quotidiano bolognese «il Resto del Carlino» che «Secondo Enzo Raisi, deputato finiano, “la scelta del Governo di non inviare rappresentanti ufficiali è stata fatta con lo spirito di evitare polemiche”. “Visto quello che continua a succedere ogni anno, hanno capito che era solo un’opportunità per una minoranza di poco conto per potersi esprimere con fischi e trombette”». L’articolo è qui: http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2010/07/31/364371-niente_ministri_sottosegretari.shtml.

Secondo recenti notizie di stampa, il deputato Enzo Raisi è fra i trentadue deputati che hanno aderito a “Futuro e Libertà”, il nuovo gruppo parlamentare da lei guidato. Proprio per il ruolo di leadership che lei svolge all’interno del gruppo parlamentare di cui fa parte il deputato Enzo Raisi, le rivolgo queste domande: lei, onorevole Fini, approva le dichiarazioni di Enzo Raisi? Anche lei, onorevole Fini, ritiene che la commemorazione della strage di Bologna del 2 agosto 1980 sia — cito — «solo un’opportunità per una minoranza di poco conto per potersi esprimere con fischi e trombette»?

Grazie per l’attenzione.

Luca Tassinari
Cittadino italiano e bolognese

Trent’anni

Monday, August 2nd, 2010

Tratto da duevite.splinder.com/archive/2008-08?from=12

Il lettore smemorato

Thursday, June 1st, 2006

Anna Marongiu, Don Ferrante (1926) tratto da www.marongiu.orgC’era una volta un lettore smemorato che lesse un libro e lo dimenticò. Allora ne lesse subito un altro e dimenticò anche quello. Se un valente professore di letteratura l’avesse interrogato su quei libri, il lettore smemorato avrebbe fatto scena muta e il professore gli avrebbe detto: «Mi spiace, caro discente, la sua preparazione è insufficiente. Ritenti al prossimo appello, se se la sente».

Pensava spesso a una frase di Musil, il lettore smemorato: «è del tempo di Socrate dirsi ignoranti, del nostro tempo essere ignoranti», e gli dispiaceva sapere che Musil aveva detto quella cosa a proposito del non sapere; e ancor di più gli dispiaceva sapere che Musil diceva quella cosa avendo in mente il celebre aforisma di Socrate «so di non sapere». Sapere tutte quelle cose lo gettava nello sconforto. «È segno che non ho dimenticato abbastanza» pensava, e si consolava al pensiero di aver dimenticato almeno il libro in cui aveva letto quella frase di Musil.
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