Paolo Nori sta rileggendo l’Orlando Furioso, un canto al giorno, ad alta voce. La coincidenza è che anch’io in questo periodo sto leggendo l’Orlando Furioso. Ci sono alcune differenze, però: Paolo Nori lo sta rileggendo, mentre per me si tratta della prima lettura integrale; Paolo Nori legge un canto al giorno, mentre io avrò iniziato un paio di mesi fa, più o meno, e sono arrivato al trentesimo canto, con una media di un canto ogni due giorni; a Paolo Nori leggere l’Ariosto ad alta voce fa venire da pensare in rima, mentre io lo leggo mentalmente e di conseguenza i miei pensieri restano prosastici e non rimati.
Considerando queste differenze, ho pensato che a uno sguardo frettoloso o distratto può ben sembrare che due persone stiano facendo la stessa cosa, ma basta poco per accorgersi che in realtà stanno facendo due cose completamente diverse. Trovare due persone che leggono o hanno letto lo stesso libro allo stesso modo, per esempio, sarebbe un’impresa degna di figurare nell’Orlando Furioso medesimo, e questo spiega anche, almeno credo, perché quando si discute di libri prima o poi si finisce per litigare.