Posts Tagged ‘Marco Belpoliti’

Crolli

Friday, April 21st, 2006

Ground Zero 31 ottobre 2001, tratto da www.w3.orgSull’onda dell’attualissimo pensiero di von Hofmannsthal sulla catastrofe, riprendo questa recensione a un libro di Marco Belpoliti intitolato Crolli, già comparsa sei mesi fa su it.cultura.libri e sulla rivista online La Frusta di Alfio Squillaci. Com’è come non è, in questi giorni mi vien naturale pensare a crolli, catastrofi, disastri e altri accidenti vagamente escatologici.

Ultimamente leggere libri e libercoli d’argomento letterario usciti dalle patrie accademie è un esercizio non privo di qualche connotazione masochistica. Dalle cattedre che furono di Anceschi, di Cases, di Contini, di Guglielmi (Guido, ovviamente) si levano alti lai sulla morte acclarata o prossima ventura della letteratura e della critica. Pare che i nostri chiarissimi professori siano in preda a una sindrome millennaristica, apocalittica.
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Numeri e note sparse

Friday, February 3rd, 2006

Riga n. 25
Due o tre cose alla rinfusa.

Ho aggiornato la pagina delle statistiche con i dati di gennaio. Questa volta ho copiato paro paro la tabella (orrenda) fornita da Webalizer, che ha il difetto di stroncare il layout della pagina e i molti pregi del copia-incolla. La buona notizia è che gli accessi continuano a crescere, la cattiva è che non ho la più pallida idea del perché.

Una postilla inutile alla mia già non utilissima autobiografia. Sostengo da anni, praticamente da quando mi conosco, che il caso non esiste e che quando si scrive intenzionalmente qualcosa – un post, un post-it, una cartolina postale, un assegno postdatato – non si fa altro che redigere una chiosa, una glossa, una nota a margine. La Récherche di Proust è una glossa alle Causeries du lundi di Sainte-Beuve, e Se questo è un uomo è una nota a margine di Auschwitz. Scendendo rapidamente da quelle vette, mutatis mutandis, si parva licet, eccetera eccetera, la mia autobiografia tripartita è una chiosa a post e discussioni che ho letto qualche giorno o settimana fa, e precisamente: un discorso su letteratura e realtà, un paradosso su verità e menzogna della scrittura, una fiaba biografica e una fotografia negata. Naturalmente non saprei dire come tutto ciò sia andato a convergere in quella roba che ho propinato agli innocenti lettori.

E infine l’unica notizia davvero importante. È uscito il numero 25 di Riga, rivista monografica pubblicata da Marcos y Marcos dedicata questa volta a Giorgio Manganelli, a cura di Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa. Più di cinquecento pagine ripartite fra scritti inediti del sommo tapiro, articoli d’epoca su di lui, saggi critici di autori contemporanei e anche una simpatica pièce teatrale di Tiziano Scarpa, che rievoca l’ormai leggendaria visita di Gadda al nostro, narrata da Lietta Manganelli in un’intervista apparsa in Il delitto rende, ma è difficile, Comix 1997.