Posts Tagged ‘scrittura’

Doppi, tripli, molteplici legami

Friday, November 25th, 2005

LegamiQualche post fa ho usato un libro per descrivere le subdole arti seduttive mercé le quali i libri acquistano i lettori nelle librerie. Quel libro era Zadig, deliziosa fiabuccia volterriana, sì insomma, di Voltaire. Ieri stavo sbirciando questo blog, e precisamente un post intitolato Contro il letteraturismo, definito dalla padrona di casa «convinzione che tutto sia ormai stato scritto, che il grande romanzo sia finito e che non ci siano più gli scrittori di una volta». Si tratta della nota posizione espressa ciclicamente – per lo più nei mesi estivi, ma senza disdegnare qualche puntata fuori stagione – da vecchie glorie delle patrie lettere ormai in stato di giubilazione (o mummificazione che dir si voglia).

Che c’entra? ti chiederai, o rapido e distratto lettore. Cos’è che coincide qui? E aspetta, no? non ho ancora finito. Hai fretta? c’è qualcuno che ti corre dietro? sei mica Casati che deve prendere l’autobus, no?

(more…)

Contro la scrittura creativa

Thursday, November 3rd, 2005

Scrittura creativaO navigatore errabondo e tendenzialmente dispersivo, concediti una breve sosta e fissa la tua attenzione sulla locuzione scrittura creativa.

L’unione in apparenza casta di quel sostantivo con quell’aggettivo è in realtà un accoppiamento innaturale e sfortunatamente non toccato dalla grazia dell’impotentia generandi. Il sostantivo preso di per sé solo, infatti, altro non definisce se non il graffiare del pennino o l’incidere dello stilo, attività prettamente umana e affatto innocua, com’è innocua la concia delle pelli o la trebbiatura del grano. Parimenti innocuo è l’aggettivo quando s’accompagna a sostantivi votati all’astrazione, quali fenomeno o atto, ma in compagnia di termini più prossimi alla terrigna concretezza della materia rivela un’insospettabile inclinazione alle più turpi perversioni.

Egli sa di appartenere alla nobile schiatta delle parole elevate, ma forse proprio per questo va in cerca di relazioni piccanti e deplorevoli con termini di più bassa estrazione sociale per procurarsi il piacere del frutto proibito, non tenendo conto delle conseguenze deleterie che derivano da ciò che egli considera innocenti scappatelle. Perché, vedi, l’espressione scrittura creativa potrebbe ancora essere tollerabile e addirittura divertente, se non creasse terreno fertile per abusi gravissimi.

(more…)