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Cento

Friday, April 7th, 2006

CentoEbbene sì, sono il primo a stupirmene, ma pare che con questo facciano cento. Cento post, intendo. No, tranquilli, non mi sono messo lì a contarli uno a uno: il numero di post è una delle informazioni riportate nella console di amministrazione di WordPress. 100 post in circa 180 giorni fa poco più di un post ogni due giorni, che per uno lento come me è un ritmo forsennato.

Forse a questo punto dovrei fare un discorso di quelli che si fanno nelle occasioni importanti, come i matrimoni, gli anniversari o i funerali, ma mi sembra francamente eccessivo. Un blog in fondo è solo un posto dove una persona più o meno psicopatica traccia qualche scarabocchio fra un’incombenza quotidiana e l’altra. Anche se, a dire il vero, c’è il rischio che il blog diventi a sua volta un’incombenza, cosa che personalmente preferirei di no.

Quindi niente discorsi, né buoni propositi per il futuro, né promesse. Auguri a letturalenta per i suoi primi cento post, poi sarà quel che sarà, domani è un altro giorno, chi vivrà vedrà, eccetera eccetera.

Sono commosso

Sunday, April 2nd, 2006

StatisticheNon so che dire, sono senza parole (che per un lettore è davvero il colmo). Pare che questo bloggherello da diporto sia visitato in misura decisamente superiore ai suoi meriti. Più di 7500 visite in marzo, con oltre 15000 pagine viste. 26000 visite e 58000 pagine dalle origini ai giorni nostri. Sono numeri bassi in assoluto, lo so, ma rapportati alla mia dimensione sono stratosferici.

In marzo letturalenta ha ricevuto in media 244 visite giornaliere. Metti pure che la metà se ne vada tra visite multiple degli stessi visitatori e robot, resterebbero oltre 100 individui che tutti i giorni danno un’occhiatina, che son pur sempre il quadruplo dei proverbiali 25 lettori di Manzoni. C’è di che preoccuparsi…

Per farla breve, i 100 lettori di letturalenta sono avvisati: se qui si continuano a leggere digressioni, divagazioni, svagatezze e sproloqui d’argomento per lo più lettorio, è colpa loro, non mia.

(Insomma, cerchino di capire lorsignori che io li sto in realtà ringraziando di cuore, ma a modo mio, ché altrimenti mi commuovo).

Attenzione: blog comunista!

Monday, March 13th, 2006

Tazza comunista, tratto da www.communist-party.org.ukSe l’ha fatto il Corriere della Sera, non vedo valide ragioni per non farlo anch’io, ergo pongo in bella vista l’opportuno cartello:

S’avvisano gli imprudenti e lascivi frequentatori di questo luogo di divagazioni irragionevoli che letturalenta è un blog comunista. Il suo tenutario, infatti – individuo notoriamente doppio e incline a riprovevoli perversioni – il 9 aprile prossimo venturo darà il suo voto libero e democratico alla coalizione di centro-sinistra.

Riconosco al governo in carica il merito di aver donato alla patria momenti di ilarità supremi e difficilmente ripetibili, dovuti in gran parte alle naturali doti cabarettistiche del Presidente del Consiglio, ma anche a talenti emergenti come l’economista creativo Tremonti, il vignettista padano Calderoli e il filosofo giocoliere Pera. Ridere fa bene allo spirito, è vero, ma a patto di non esagerare: altri cinque anni di comiche mi sembrano francamente eccessivi.

So, ahimè, che l’affissione di codesto avviso mi costerà un calo del 21% degli accessi da Milano e zone limitrofe, ma confido in una cospicua compensazione dalle regioni rosse e dal comune di Ceppaloni.

Quando i lettori fanno ‘oh’

Saturday, January 21st, 2006

Gioachino Chiesa, Davanti al Terzo Millennio, tratto da /www.uffizi.itLo stupore è quell’atteggiamento verso le cose che l’uomo maturo, istruito e produttivo si ritrova suo malgrado a condividere con i bambini. Situato a metà strada fra l’onesta ingenuità dell’infante e l’irrevocabile tensione alla demenza del geronte, lo stupore è la capacità di considerare nuove tutte le cose, da una gita domenicale sulla luna alla fermata del tram.

Nella vicenda esistenziale del lettore, come è noto, non ha luogo un rapporto diretto con le cose. Il lettore infatti non vive: egli legge. I viventi acquistano conoscenza e saggezza mediante l’esperienza delle cose del mondo: essi nascono, lavorano, viaggiano, pensano, amano, soffrono, muoiono. Qualsivoglia conoscenza del lettore – ammesso che il lettore possa conoscere alcunché – passa invece attraverso il filtro della parola scritta. La nascita del lettore è un incipit; il suo lavoro è un racconto verista; i suoi viaggi sono grand tour settecenteschi; egli pensa i pensieri dei filosofi, ama d’amor romantico o libertino o cortese, soffre le pene degli eroi epici, e la sua morte è prevedibilmente un explicit.

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La letteratura è una cosa che si mangia

Thursday, December 15th, 2005

Letteratura e ciboDice Melpunk nei commenti al post Il lettore è scemo: la letteratura è una cosa che si mangia.

Come tutti ricorderanno (seeee!) Melpunk rispondeva alla precisa domanda Che cos’è la letteratura? giudicata da Genette domanda scema. Orbene, circa ottant’anni fa Miguel De Unamuno (ancora lui, ebbene sì) diede più o meno la stessa risposta:

[C’è un] passo dell’Apocalisse, del libro della Rivelazione, in cui lo Spirito ordina all’apostolo di mangiarsi un libro [Ap 10, 9]. Quando un libro è cosa viva bisogna mangiarselo, e chi se lo mangia, se a sua volta è vivente, se è davvero vivo, rivive di quel cibo. (M. De Unamuno, Come si fa un romanzo, Ibis 1994, pag. 48)

Sentenza che – con buona pace di Genette – rivela da un lato la corrispondenza d’intelletto fra Melpunk e Unamuno, e dall’altro il carattere niente po’ po’ di meno che apocalittico della risposta del primo.

Sappi dunque, o lettore che distrattamente saltelli da un blog all’altro, che nei post che tu scorri a mach 4 possono celarsi rivelazioni di verità antique et mirabili. Convèrtiti dunque, e rallenta.

Libri che si vendono

Thursday, December 8th, 2005

Immagine tratta da www.viking.be/Photos/Paris/Bouquiniste-Paris.jpgIeri sera, mentre girovagavo per blog, mi è capitato di sentire questo signore dire queste cose qui sul tema Quando un libro si venderà?, lanciato il giorno prima da quest’altro signore. Rilanciato, in verità, dato che ne aveva già parlato qui.

Letto tutto? Bene. Ora, non più tardi di un mese e mezzo fa, capitava che il qui presente (niente link) umile lentore depositasse su questo medesimo blog – oggi onorato dalla tua graditissima ancorché veloce visita – un articolatissimo e ponderoso saggio pomposamente intitolato nientepopodimenoché Analizzare i giudizi dei lettori per identificare il profilo standard del testo narrativo idoneo al mercato.

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Notizie da blog altrui

Sunday, December 4th, 2005

Immagine tratta da www.uweb.ucsb.edu/~seg1/test/middlebrow.htmlSegnalo con colpevole ritardo il concorso Letture in treno, lanciato qualche giorno fa da tre prodi bloggher. E visto che oltre che lento son pure pigro, copincollo l’annuncio dal blog di Melpunk:

La matematica non è un’opinione diceva Totò. Per cui, 1 + 1 + 1 fa tre, che siamo noi: Melpunk, Boris Battaglia ed Eiochemipensavo(che poi è la Giuria) che proponiamo Lettureintreno, concorso aperto alle foto che contengano un libro (ben riconoscibile) a bordo di un treno (o di un vagone della metropolitana). Le foto vanno inserite sul sito Flickr previa semplice iscrizione, entro il 31 dicembre 2005. Ai vincitori delle categorie "Librintreno" e "Librinmetro" saranno inviati due libri dal sottoscritto. Tutto chiaro?

Immagine tratta da serp.la.asu.edu/clipart_dir/clipartidx.htmlSegnalo inoltre la lenta (che bello!) ma inesorabile diffusione blogghica del fenomeno DADIsta. Nuovi strepitosi racconti a firma senzaqualita e EM! Nuovi imperdibili gadget a firma Matisse! Vivi anche tu le mirabolanti avventure DADIste! Resta sintonizzato sul blog del padre fondatore.

Un paio di segnalazioni

Thursday, December 1st, 2005

Tra ieri e l’altro ieri s’è svolta in nazione indiana una disfida a colpi di calembour. Protagonisti principali Giancarlo Tramutoli, noto verbilibrista e stroncatore ufficiale della rivista Fernandel, e il blogger bravateludiche che – udite udite – gli ha tenuto testa alla grande, mettendolo più volte alle corde. Vincitori assoluti della gara sono risultati i lettori che l’hanno seguita in diretta o che la seguiranno in differita. Percorso obbligato a partire da qui.

Ho aggiunto un paio di note di servizio a questo blog. Vedere sulla destra, alla voce Pagine.

Ho anche tentato di aprire i commenti alla pagina delle statistiche, ma come si dice in questi casi qualcosa non ha funzionato. Sull’argomento sono naturalmente benvenuti consigli, dubbi, battute tavernicole, scherni, lazzi e quant’altro.

Doppi, tripli, molteplici legami

Friday, November 25th, 2005

LegamiQualche post fa ho usato un libro per descrivere le subdole arti seduttive mercé le quali i libri acquistano i lettori nelle librerie. Quel libro era Zadig, deliziosa fiabuccia volterriana, sì insomma, di Voltaire. Ieri stavo sbirciando questo blog, e precisamente un post intitolato Contro il letteraturismo, definito dalla padrona di casa «convinzione che tutto sia ormai stato scritto, che il grande romanzo sia finito e che non ci siano più gli scrittori di una volta». Si tratta della nota posizione espressa ciclicamente – per lo più nei mesi estivi, ma senza disdegnare qualche puntata fuori stagione – da vecchie glorie delle patrie lettere ormai in stato di giubilazione (o mummificazione che dir si voglia).

Che c’entra? ti chiederai, o rapido e distratto lettore. Cos’è che coincide qui? E aspetta, no? non ho ancora finito. Hai fretta? c’è qualcuno che ti corre dietro? sei mica Casati che deve prendere l’autobus, no?

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